Il divorzio collaborativo non è adatto a tutti.
Poniti le domande giuste. Se nella tua coppia si sono verificati abusi, maltrattamenti, fenomeni di dipendenza, se c’è resistenza ad ammetterlo, se ci sono situazioni di squilibrio e tu o tua/tuo moglie/marito non siete in grado di instaurare un rapporto corretto, separarsi con il metodo collaborativo non fa per te.
Chiediti se l’impatto del divorzio sulla tua vita può dipendere dalle scelte che farai.
Chiediti se, pur di risolvere i problemi più importanti, sei disposto a fare ogni sforzo possibile per non creare conflitti su questioni banali.
Chiediti se ti senti in grado di controllare la tua emotività pur di trovare la migliore soluzione possibile.
Chiediti se hai paura o se ti senti intimorito/a da tua moglie/tuo marito.
Chiediti se sei disposto a osservare la realtà dal punto di vista di tua moglie/tuo marito.
Chiediti se pensi di poterti fidare ancora di tua moglie/tuo marito.
Chiediti se vuoi impegnarti a risolvere i problemi con il metodo collaborativo, cercando di trovare interessi comuni, senza difendere solo i tuoi.
Chiediti se ti piacerebbe mantenere una relazione civile con il/la tuo/tua ex.
Chiediti se accetti l’idea che divorziare sia inevitabile.
Chiediti se vuoi che i tuoi figli comprendano questa tua volontà e che mantengano un rapporto saldo e continuativo con entrambi i genitori.