È un bambino, non un alieno. Nato da donna che si è prestata alla gestazione. Voluto da due uomini in coppia, uno dei quali ha fecondato l’ovocito di altra, donatrice. Per Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite n. 12193-8.5.2019: “non può essere trascritto nei registri dello stato civile italiano il provvedimento di un giudice straniero con cui è stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all’estero mediante il ricorso alla maternità surrogata e un soggetto che non abbia con lo stesso alcun rapporto biologico (c.d. genitore d’intenzione)” perché contrario all’ordine pubblico a tutela della dignità della gestante e delle regole sull’adozione. È un bambino, non un alieno, dunque è da tutelarsi il rapporto genitoriale già instaurato con l’adozione in casi particolari prevista dall’art. 44, co. 1^, lett. d), Legge 184/1983.
In foto Marco Cingolani, Il battesimo dell’alieno. Tempera su tela, 2008. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.
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