Olga

Scritti da Olga Anastasi

QUESTIONE COSTITUZIONALE DEGLI ARTT. 11 e 21 LEGGE n. 47-2017 SULLA TUTELA DEI MSNA

REPUBBLICA ITALIANA

TRIBUNALE DI BENEVENTO

Ufficio del Giudice Tutelare

 IL GIUDICE TUTELARE, dott. ssa Ida Moretti,

  • Vista l’istanza di liquidazione di equa indennità depositata dall’avv. L. C. al termine della tutela del M.S.N.A. A. F. nato in Marocco il 17.7.1999 (tutela chiusa con il raggiungimento della maggiore età), nella quale – in particolare – si evidenziano i gravosi adempimenti assunti e le spese sostenute per accompagnare il predetto presso le amministrazioni statali e le Questure per l’espletamento degli atti necessari anche per le richieste di asilo o di protezione internazionale o per le misure sussidiarie, chiedendo espressamente di porre detta indennità a carico della G. SOC. COOP A R.L. ONLUS, che richiedeva la nomina del tutore, poiché il minore tutelato non ha a disposizione fondi o beni con i quali poter far fronte a dette spese/oneri;
  • Evidenziato che la legge 47/17 del decreto legislativo n. 142/15, nel predisporre le modalità di accoglienza dei Minori Stranieri Non accompagnati, al V comma prevede che sia l’Autorità di Pubblica Sicurezza ad informare prontamente gli organi competenti per la nomina di un Tutore per il MSNA, ragion per cui il fatto che con la comunicazione del 10.5.2017 il Responsabile della G. Onlus Coop. Sociale si sia sostituito a detta Autorità nel richiedere la citata nomina del tutore, non può comportare a suo carico un onere economico normativamente non previsto (la Circolare del Ministero dell’Interno Prot. n. 2255 del 30.10.2015, nel disciplinare la tipologia di servizi da assicurare al minore da parte delle strutture di accoglienza, non menziona minimamente quelle relative alla nomina del Tutore);
  • Evidenziato, altresì, che nel senso di escludere qualsiasi onere economico a carico della citata struttura in ordine all’attività svolta dal tutore depone anche l’art. 11 della legge 47/17 allorquando ha istituito un elenco di “tutori Volontari”, con esclusione esplicita di qualsiasi onere a carico dello Stato per tale attività (cfr. art. 21), oneri che – invece – vengono espressamente assunti solo per assicurare il Gratuito Patrocinio ai MSNA, nei casi in cui gli stessi necessitino di assistenza legale ex artt. 16 e 17 lg 47/17;
  • Ritenuto che detti artt. 11 e 21 lg 47/17 siano violativi dell’art. 3 della Costituzione per la disparità di trattamento che di fatto viene ad esistere tra i tutori di persone incapaci italiane (alle quali lo Stato riconosce una pensione di invalidità, idonea – quanto meno – a coprire le spese sostenute nella tutela) ed i tutori di MSNA, con il concreto pericolo di non avere più la disponibilità di alcuno ad assumersi l’incarico di tutore per i secondi: come chiarito nell’istanza in esame, infatti, il tutore di MSNA svolge numerosi ed onerosi compiti, anticipando personalmente anche le spese necessarie per raggiungere le strutture dislocate in tutto il territorio (nel caso in esame il minore era collocato presso una struttura sita in Santa Croce del Sannio, che dista 28 km da Benevento ed il tutore, odierno istante, doveva ivi recarsi più volte al fine di verificare le effettive condizioni di vita del minore, come richiesto dal G.T., nonché al fine di recarsi con il minore presso la Commissione Provinciale di Caserta per presentare la domanda di Protezione Internazionale, come pure richiesto dal G.T.), ragion per cui avrebbe diritto a quella equa indennità di cui al II comma dell’art. 379 c.c., con onere – quindi – a carico dello Stato (stante l’insussistenza di beni o fondi intestati al M.S.N.A.) di rimborsare almeno le spese sostenute dai Tutori Volontari nell’ambito dello svolgimento delle proprie funzioni;
  • Visti gli artt. 1 legge costituzionale n. 1 del 1948 e 23 lg 53/87;

P.Q.M.

RIMETTE gli atti alla Corte Costituzionale affinchè valuti la legittimità costituzionale degli artt. 11 e 21 lg 47/17 nella parte in cui non prevedono alcun onere a carico dello Stato per la tutela dei MSNA, così escludendo di fatto che per i loro tutori possa trovare applicazione l’art. 379, II co., c.c., in chiara violazione dell’art. 3 della Costituzione per quanto in epigrafe motivato.

ORDINA che l’ordinanza di trasmissione degli atti alla Corte Costituzionale sia notificata, a cura della Cancelleria, al tutore ed al Pubblico Ministero, nonché al Presidente del Consiglio dei Ministri e sia comunicata anche ai Presidenti delle due Camere del Parlamento.

Benevento, 19/10/2017

                                                                     IL GIUDICE TUTELARE

Dott. ssa Ida Moretti

L’AFFIDATARIO DEVE ESSERE CONVOCATO NEI PROCEDIMENTI RELATIVI AL MINORENNE (Cass. Civile n. 23574 – 2017)

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GLI INTERESSI MOTIVANO LA GENTE, SONO I MOVENTI SILENZIOSI DIETRO IL BACCANO DELLE POSIZIONI

Per aiutarti meglio a distinguere gli interessi dalle posizioni e per aiutarti a pensare a quali siano davvero i tuoi obiettivi personali, abbiamo predisposto un elenco di esempi riguardanti obiettivi comuni o interessi che i clienti esprimono solitamente in caso di divorzio.

OBIETTIVI E INTERESSI RIFERITI AI BAMBINI

Poiché la presenza di prole ha un impatto significativo sugli obiettivi e interessi in una separazione, abbiamo diviso questa sezione in due categorie, a seconda che gli obiettivi siano riferiti alle esigenze dei bambini oppure no. Se hai figli, può risultare relativamente facile pensare ad alcune cose generali che vuoi per loro. Qui alcuni esempi da considerare.

Obiettivi generali riferiti al benessere dei bambini

Voglio che i nostri figli abbiano una buona sistemazione.

Voglio che i nostri figli siano felici.

Voglio che i nostri figli si sentano bene.

Obiettivi riferiti alle cure da parte dei genitori

Tempo paritario e consistente per entrambi per provvedere alla cura dei nostri figli.

Tempo paritario e consistente in disciplina, aspettative, conseguenze, orari di rientro, lavori domestici, tempo di metterli a letto, eccetera.

Comuni regole di educazione in entrambe le abitazioni.

Sostegno reciproco nelle decisioni da assumere per i figli.

Obiettivi riferiti ad abilità genitoriali

Voglio sviluppare meglio le mie abilità genitoriali.

Voglio che il mio coniuge migliori le sue capacità genitoriali.

Voglio capire meglio ciò di cui i bambini hanno bisogno quando vivono i genitori si separano.

Obiettivi riferiti all’organizzazione del tempo con i genitori

Voglio che i nostri figli mantengano contatti significativi con entrambi i genitori.

Non voglio stare lontana dai bambini per più di quattro giorni consecutivi.

Obiettivi riferiti all’assunzione di decisioni

Voglio partecipare alle decisioni più importanti che riguardano la vita dei nostri figli.

Obiettivi riferiti al mantenere i bambini fuori dal conflitto

Voglio che i nostri figli siano tenuti fuori dal conflitto.

Voglio evitare che i nostri figli si sentano in dovere di riferire di un genitore all’altro genitore.

Voglio evitare che le questioni economiche ci facciano perdere di vista i nostri obblighi genitoriali.

Voglio che i nostri bambini si sentano a proprio agio nel parlare di come sono stati bene durante il tempo in cui sono stati con l’altro genitore.

Obiettivi riferiti alla relazione che i bambini avranno con altri adulti

Voglio che i nostri figli abbiano relazioni appropriate con i nuovi partners.

Voglio essere sicuro che nella vita dei bambini non siano introdotti nuovi adulti finché i bimbi non sono pronti.

Obiettivi riferiti alla flessibilità nel calendario

Voglio che il calendario delle visite sia elastico così da poter adeguare alle esigenze dei bambini i giorni in cui sono previste.

Voglio avere la possibilità di trasferirmi insieme a loro.

Obiettivi relativi alla stabilità

Voglio che il calendario delle visite fornisca stabilità ai bambini.

Voglio che il calendario delle visite sia praticabile.

Voglio la certezza che ogni genitore rispetti il calendario stabilito.

Voglio che i bambini vivano vicini a entrambi i genitori.

Voglio essere sicura che i bambini possano continuare a frequentare la loro scuola.

Obiettivi relativi alla comunicazione con l’altro genitore

Voglio poter comunicare efficacemente con l’altro genitore riguardo a cambi di calendario, aggiornamenti sulla salute, sulla scuola, su attività, regole genitoriali importanti, etc.

Voglio sviluppare migliori capacità comunicative.

Voglio che entrambi i genitori abbiano accesso alle informazioni che riguardano la scuola, le questioni mediche, ecc.

Voglio avere regolari comunicazioni sul calendario degli impegni.

Voglio che entrambi i genitori rispettino le regole di base per una comunicazione rispettosa.

Obiettivi riferiti alla comunicazione con i bambini

Voglio che entrambi i genitori possano comunicare regolarmente con ogni figlio per telefono e via e-mail.

Voglio rispetto nell’intrattenere comunicazioni sui nostri figli.

Voglio evitare che i nostri figli ascoltino cose negative su un genitore da parte dell’altro.

Obiettivi che riguardano la cura dei figli

Voglio ridurre al minimo le comunicazioni che riguardano i figli.

Voglio mantenere una qualità alta nella cura dei figli.

Voglio che entrambi i genitori condividano le decisioni che riguardano la cura dei figli.

Obiettivi che riguardano la fede

Voglio che i nostri figli siano educati secondo la loro religione.

Voglio che frequentino regolarmente la chiesa.

Voglio che entrambi i genitori siano coinvolti nelle attività religiose dei nostri figli.

Obiettivi che riguardano la salute fisica e le cure mediche

Voglio che i bambini seguano una corretta alimentazione.

Voglio che facciano attività fisica.

Voglio che entrambi i genitori abbiano accesso alle cure sanitarie e odontoiatriche.

Voglio che entrambi i genitori siano in grado di accompagnare i figli a visite mediche.

Voglio che entrambi i genitori condividano la cura dei bambini quando sono malati.

Obiettivi riferiti alla educazione

Voglio che i nostri figli sia in grado di continuare con la scuola attuale.

Voglio che entrambi i genitori possano partecipare alle attività scolastiche.

Voglio che i nostri figli frequentino una scuola determinata.

Voglio che i nostri figli mantengano la stessa media.

Voglio che i nostri figli frequentino l’Università.

Voglio che entrambi i genitori sostengano gli stessi obiettivi educativi.

Voglio che entrambi possano aiutare i bambini nei compiti a casa.

Obiettivi riferiti alle attività, lezioni di musica, sport, etc.

Voglio che i nostri figli continuino a seguire le loro attività extrascolastiche.

Voglio che entrambi i genitori condividano le future attività dei bambini e le sostengano.

Obiettivi riferiti al bagaglio culturale

Voglio la certezza che i bambini siano cresciuti assecondando la loro cultura di appartenenza.

Obiettivi riferiti alle questioni economiche generali

Voglio che i bambini mantengano in entrambe le abitazioni lo stile di vita di prima.

Voglio che possano essere economicamente responsabili.

Voglio poter mettere da parte quanto necessario per mandarli all’Università.

Voglio un accordo che preveda come pagheremo l’Università.

Obiettivi riferiti alla condivisione delle spese per i bambini

Voglio che entrambi i genitori condividano le spese per i figli in proporzione alle proprie entrate.

Voglio trovare un modo semplice per condividere le spese.

Il titolo è tratto da Roger Fisher, William Ury, Bruce Putton, Getting to Yes: Negotiating Agreement Without Giving In, Penguin Books, New York 1991.

L’elenco è tratto da Stuart G. Webb, Ronald D. Ousky, The Collaborative Way to Divorce. The Revolutionary Method That Results in Less Stress, Lower Costs and Happier Kids – Without Going to Court, Hudson Street Press, New York 2006, Appendix E, Traduzione di Olga Anastasi @ Tutti i diritti riservati.

 

IL LAVORO DEI PROFESSIONISTI COLLABORATIVI – di Alessandra Hopps

La separazione e il divorzio costituiscono per molte coppie uno dei momenti più difficili e decisivi di tutta la vita. Sono eventi che generano sentimenti di profonda afflizione, sofferenza, rabbia, rimorso e tristezza. Questi sentimenti sono difficili da evitare in un processo caratterizzato da senso di sconfitta, conflitto, tradimento della fiducia e difficoltà economica. Questo vale sia per gli adulti che per i figli.

I coniugi che si trovano ad affrontare la separazione o il divorzio hanno diverse questioni da risolvere, ma alcune delle più importanti sono: 1) Starò bene?, 2) Ci sarà mai fine al senso di disordine che regna nella mia vita?, 3) C’è un modo tale per cui ogni membro della famiglia trovi un punto di incontro riguardo ai rispettivi bisogni di tipo economico?

Queste sono domande molto importanti che tutti coloro che intraprendono una separazione o un divorzio sembrano porsi. Sebbene all’inizio tale situazione possa sembrare schiacciante sotto il profilo emotivo, è fondamentale tenere a mente che guardare alle cose da affrontare come ad un insieme di impegni realistici è più appropriato. E poi bisogna ricordare che la separazione o il divorzio sono come ogni altra fase di transizione nella vita: possono anche portare sollievo, crescita e ripresa.

L’obiettivo dei professionisti collaborativi è quello di aiutare le coppie non solo a sopravvivere, ma ad arrivare alla fine del percorso con un risultato che sia un buon punto di partenza per il futuro. Questo traguardo è raggiunto grazie alla possibilità di avere l’aiuto di professionisti in grado di assistere la coppia rispetto ad ogni ambito del percorso di separazione.

Il divorzio è usualmente percepito come un procedimento giudiziario. I coniugi conferiscono l’incarico ad avvocati, verosimilmente finiscono in tribunale e ne escono con un documento ufficiale che segna la fine del matrimonio secondo l’ordinamento giuridico (anche se le coppie con figli sanno che la loro relazione genitoriale continuerà per il resto della vita). I professionisti collaborativi sanno che la separazione e il divorzio sono molto più che un procedimento giudiziario: si tratta di un viaggio a livello emotivo, spirituale e perfino finanziario che include anche un passaggio giudiziario, che però non è altro che una tappa. Così come il matrimonio è molto più che un documento, il procedimento di divorzio è molto più della semplice sottoscrizione dell’accordo finale.

I professionisti collaborativi offrono strumenti che aiutano le famiglie ad identificare e gestire tutte le questioni del procedimento di divorzio:

L’elaborazione del lutto dovuto alla perdita
I cambiamenti economici immediati e le pianificazioni per il futuro
Le migliori opzioni per crescere insieme i figli nel futuro
Tutti i passi necessari da compiere dal punto di vista legale
Ruolo dei professionisti collaborativi

Avvocati

Aiutano a risolvere le questioni legali della separazione o del divorzio, secondo il vigente ordinamento giuridico. Lavorano con entrambi i coniugi per la stesura della bozza di accordo e per individuare la gestione dei figli.

Esperti finanziari

Aiutano la coppia a risolvere le questioni legate a redditi, rendite, investimenti e mutui.

Solitamente lavorano con la coppia in assenza degli altri professionisti collaborativi fino al momento in cui le varie questioni sono risolte e si può procedere con gli avvocati alla stesura dell’accordo.

Psicologi

Incontrano i coniugi e i figli in assenza degli altri professionisti collaborativi, per individuare i bisogni fondamentali della futura relazione genitoriale.

Esperti finanziari e psicologi sono professionisti neutrali che generalmente si relazionano con gli avvocati, per riferire dei loro incontri con la coppia, e occasionalmente partecipano agli incontri a quattro, se ciò è stato concordato con i coniugi.

Alessandra Hopps è avvocato collaborativo, segretario della Camera Minorile Picena, aderente all’Unione Nazionale Camere Minorili, nonché segretario del Gruppo di Pratica Italiano di Pratica Collaborativa, associato all’International Academy of Collaborative Professionals, esercita presso il foro di Ascoli Piceno.

alhopps@libero.it – Corso Mazzini n.229 Tel.0736.263550 Cell.339.5913678

QUESTIONE DI SCELTE

opzioni per la risoluzione del conflitto

Lo schema illustra le opzioni che hai a disposizione per separarti, divorziare o effettuare modifiche alle condizioni già stabilite. Mostra anche il grado di coinvolgimento e quanto puoi essere determinante nell’assunzione delle scelte. La vera vittoria, con il metodo collaborativo, è diventare capaci di assumersi le proprie responsabilità, di orientarsi e risolvere il caso più di quanto non lo siano, nel processo tradizionale, giudici, avvocati o mediatori.

Nel modo di agire consueto c’è il vantaggio, in caso di fallimento, di attribuirne la responsabilità ad altri: l’avvocato, l’altro coniuge, il sistema giudiziario, la legge.

Certo, devi chiederti se ne hai voglia, se ti senti in grado di riconoscere tuoi eventuali errori e di risolvere le difficoltà insieme all’altro coniuge e ai vostri avvocati.

Il rischio di veder naufragare il processo Collaborativo sta nel credere che il successo della propria separazione dipenda dall’avvocato, come nel metodo tradizionale, in cui si ritiene che la vittoria in causa dipenda dall’eccezione processuale o dalla norma che il buon legale conosce e sa utilizzare.

Una buona separazione si ottiene anche quando il tuo avvocato e gli altri professionisti incaricati ti avranno trasmesso il modo di risolvere i tuoi conflitti e di tessere la trama di una nuova esistenza basata sulla consapevolezza che, con l’accettazione di sé e dell’altro, puoi ritrovare un’armonia persino più profonda di quella precedente sulla quale la tua unione si basava.

Olga Anastasi, Il Divorzio Collaborativo, Ascoli Piceno, 2014 @ Riproduzione riservata

https://www.amazon.it/divorzio-collaborativo-Larte-separarsi-amore-ebook/dp/B00UTCNIBM

 

LINEE GUIDA PER I GENITORI di Alessandra Hopps

Prima di agire, pensate al benessere emotivo e mentale, presente e futuro dei vostri figli, piuttosto che ai vostri bisogni e ai vostri sentimenti.

Cercate di mantenere quanto più possibile la padronanza di voi stessi e l’equilibrio: ciò che mostrate ai vostri figli, in qualche modo condiziona il loro comportamento.

Concedete a voi stessi e ai vostri figli il tempo necessario per metabolizzare la crisi.

Ricordate i momenti felici del vostro matrimonio e condivideteli con i vostri figli.

Rassicurate i vostri figli, in merito al fatto che non sono loro la causa della separazione e che non saranno né rifiutati né abbandonati, facendo presente che altri bambini vivono l’esperienza dei genitori separati, ma sono sereni.

Continuare a mostrare rabbia e rancore verso il coniuge può ferire i figli più della stessa separazione.

Astenetevi dal criticare l’altro genitore.

Non chiedete ai figli di schierarsi.

Non coinvolgete i figli in discussioni aventi ad oggetto difficoltà economiche.

Cercate di spiegare in maniera chiara ai vostri figli cosa sta accadendo e per quale ragione, senza tacere nulla, ma utilizzando un linguaggio a loro comprensibile.

Evitate che il senso di colpa per la fine del matrimonio abbia come risvolto un eccesso di lassismo nel sistema educativo nei confronti dei figli.

Rendetevi conto che siete umani e che non potrete essere il genitore perfetto.

Tenete a mente la necessità di proteggere i figli dall’impatto negativo del conflitto fra i genitori: se necessario, troncate le conversazioni, anche telefoniche, che possano degenerare

Rileggete più volte questi suggerimenti e aggiungete le vostre idee costruttive rispetto a come approcciare questa difficile fase della vostra vita.

Siate consci del fatto che la separazione, sebbene sia tra gli stress emotivi maggiori della nostra vita, offre anche una grande opportunità di crescita a chi è in grado di vivere il cambiamento in maniera consapevole.

Alessandra Hopps è avvocato collaborativo, segretario della Camera Minorile Picena, aderente all’Unione Nazionale Camere Minorili, nonché segretario del Gruppo di Pratica Italiano di Pratica Collaborativa, associato all’International Academy of Collaborative Professionals, esercita presso il foro di Ascoli Piceno.

alhopps@libero.it

I PASSAGGI DEL PERCORSO COLLABORATIVO di Alessandra Hopps

  • Alessandra Hopps è avvocato collaborativo, nel direttivo del Gruppo di Pratica Italiano di Pratica Collaborativa, associato all’International Academy of Collaborative Professionals, esercita presso il foro di Ascoli Piceno.
  • INTERVISTA INIZIALE CON IL CLIENTE
  • PRIMO CONTATTO CON L’AVVOCATO DELL’ALTRA PARTE
  • PREPARAZIONE DEL CLIENTE AL PRIMO INCONTRO A QUATTRO
  • IL PRIMO INCONTRO A QUATTRO (clienti e avvocati)
  • DEBRIEFING (letteralmente, resoconto) CON L’AVVOCATO DELL’ALTRA PARTE (E GLI EVENTUALI PROFESSIONISTI NEUTRALI)
  • I SUCCESSIVI INCONTRI A QUATTRO
  • L’ULTIMO INCONTRO A QUATTRO

INTERVISTA INIZIALE CON IL CLIENTE

Porre domande a risposta aperta per verificare la praticabilità del metodo collaborativo

Individuare i reali bisogni, piuttosto che le pretese

Fornire informazioni in merito alle varie opzioni di risoluzione del conflitto

Spiegare come funziona il metodo collaborativo:

1) Ogni cliente incarica un avvocato collaborativo

2) Clienti e avvocati partecipano a incontri a quattro per raggiungere un accordo

3) Gli avvocati garantiscono l’integrità del procedimento e guidano i clienti

4) Gli altri professionisti entrano a far parte della squadra, laddove sia necessario accrescere la capacità dei coniugi di raggiungere un accordo che sia il punto di incontro fra i rispettivi bisogni

Evidenziare gli aspetti positivi del metodo collaborativo:

1) Si crea un ambiente sereno nel quale discutere le condizioni dell’accordo senza la minaccia di avviare azioni giudiziarie

2) La comunicazione avviene secondo regole improntate al rispetto reciproco

3) C’è la completa messa a disposizione dell’altra parte di tutte le informazioni rilevanti

4) Si possono scegliere le soluzioni più adeguate per entrambe le parti

Spiegare che l’avvocato rinuncia al mandato, laddove la negoziazione fallisca.

Individuare il modo di convincere l’altro coniuge ad aderire al metodo collaborativo

 

PRIMO CONTATTO CON L’AVVOCATO DELL’ALTRA PARTE

  1. Stabilire una relazione con l’avvocato dell’altra parte, cercando di rimuovere pregiudizi dovuti a pregresse esperienze giudiziarie
  2. Verificare che entrambi state preparando i rispettivi clienti con la medesima metodologia
  3. Esporre sinceramente gli aspetti del proprio cliente che possono generare uno squilibrio, a livello emotivo o economico, della coppia nell’ambito della separazione
  4. Concordare l’ordine del giorno del primo incontro a quattro
  5. Stabilire come regolamentare gli accordi temporanei, in merito al sostegno economico, al collocamento dei figli e all’esercizio del diritto di visita
  6. Rassicurarsi in merito alla rinuncia al mandato, laddove la negoziazione dovesse fallire

Tutto quanto sopra vale anche per il primo contatto con gli eventuali professionisti neutrali che entrino a far parte della squadra.

 

PREPARAZIONE DEL CLIENTE AL PRIMO INCONTRO A QUATTRO

  1. Rivedere l’accordo partecipativo nel dettaglio
  2. Rivedere l’ordine del giorno del primo incontro a quattro:
  • leggere e sottoscrivere l’accordo partecipativo
  • preparare il piano d’azione del processo collaborativo
  • discutere delle tecniche utilizzate nel metodo collaborativo per gestire il conflitto
  • spiegare i concetti basilari: la negoziazione basata sugli interessi, l’identificazione dei reali bisogni, l’assistenza prestata al cliente, il rispetto della legge
  1. Rassicurare il cliente che l’incontro si svolgerà senza sorprese, esclusivamente sui temi già indicati
  2. Spiegare al cliente che l’avvocato si rapporterà all’altro coniuge e al suo avvocato, in modo da favorire un clima sereno per la negoziazione e che l’altro avvocato farà altrettanto
  3. Spiegare in che modo lavoreranno gli avvocati e che cosa si aspettano dai clienti, rileggendo il decalogo delle regole fondamentali
  4. Chiedere al cliente di esprimere le sue perplessità e le sue paure rispetto al primo incontro a quattro e spiegare in che modo verranno gestite le situazioni
  5. Educare il cliente ad esprimere i suoi bisogni, in accordo alle regole della negoziazione basata sugli interessi, facendogli capire che è il punto di partenza per raggiungere un accordo che soddisfi entrambe le parti
  6. Rivedere le necessità del cliente e quelle che ci si aspetta vengano presentate dall’altra parte sia con riferimento alla separazione che al periodo successivo
  7. Spiegare la distinzione fra lo stato di separati, quello di coniugati e quello di persone che, comunque, mantengono una relazione
  8. Individuare eventuali necessità impellenti da esaminare al primo incontro
  9. Spiegare al cliente che la trattativa non avrà inizio finché non verranno condivise tutte le informazioni rilevanti, cosa che avverrà successivamente al primo incontro
  10. Descrivere lo spazio nel quale si svolgerà l’incontro e chi vi prenderà parte

IL SEGRETO DELLE RIUNIONI A QUATTRO, IL PRIMO INCONTRO*

La prassi Collaborativa prevede una serie di incontri tra gli avvocati e le parti in cui, gradualmente, si ottenga il raggiungimento dell’accordo migliore possibile per la coppia. Gli incontri si svolgono a distanza di due o quattro settimane per consentire un adeguamento progressivo alle novità della separazione. La riunione iniziale si svolge tra i due coniugi e i rispettivi avvocati, chiamati a decidere concordemente le modalità e i tempi con cui procedere.

In questa prima fase si segue uno schema prestabilito: dopo le premesse e la conferma delle motivazioni sottese alla scelta del metodo Collaborativo, le parti e gli avvocati sottoscrivono l’Accordo Partecipativo preliminare che prevede delle regole pensate per creare un clima di serenità tra i contraenti. Ci si impegna a decidere tutte le questioni oggetto della separazione e a rispettare le regole dell’accordo, demandando alle decisioni del Tribunale soltanto gli adempimenti necessari a conferire efficacia legale alle condizioni concordate. Sono inoltre identificati obiettivi e interessi di ciascun coniuge e gli avvocati prospettano le ragioni di diritto applicabili, analizzano insieme alla coppia i punti salienti del conflitto, le conseguenze e le reali incertezze di un’eventuale lite giudiziaria, i limiti posti dall’ordinamento alla disponibilità dei diritti nonché le possibili soluzioni giuridiche più adeguate.

*tratto da O. Anastasi, Il Divorzio Collaborativo, Ascoli Piceno, 2014 @ Riproduzione riservata https://www.amazon.it/divorzio-collaborativo-Larte-separarsi-amore-ebook/dp/B00UTCNIBM

 

VERSAILLES 4-5 NOVEMBRE 2016 LES ENFANTS DANS TOUS LEURS ETATS REGARDS EUROPEENS CROISES

XVIIe ASSISES NATIONALES DES AVOCATS D’ENFANTS, VERSAILLENS – 4 E 5 NOVEMBRE 2016

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