Olga

Articoli nella categoria Diritto minorile, delle persone e delle relazioni familiari

SEGNI PARTICOLARI: 16 ANNI, INCINTA

Fulvia Mendini, Madonnina della passione. Acrilico su legno, 2018Le Madonnine di Fulvia Mendini sono «piccoli paradisi dai colori vivaci dove vorrei rifugiarmi per sfuggire al mondo crudele» (C. Langone). Aspetto da 6 settimane, non posso tenere il bambino, crescerlo, anche il mio fidanzato è minorenne, andiamo al consultorio: i miei genitori non sanno, non perdonerebbero, mi sento in colpa, non c’è dialogo, sono fragili, problematici, li ferirei. Il Servizio sociale mi sosterrà, è tardi per mediare. Il giudice tutelare solleva quesito alla Corte Costituzionale, dopo mesi dirà che avrei dovuto essere autorizzata, ero matura e determinata. Nel frattempo, per abortire nei termini, l’ho detto ai miei. Maggie said: Don’t let them take that halo from your head, non lasciare che ti tolgano quell’aureola (N. Merchant).

In foto Fulvia Mendini, Madonnina della passione. Acrilico su legno, 2018. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

 Giudice Tutelare Spoleto 3.1.2012 ordinanza rimessione GT Spoleto 3.12.2012  

TI CON ZERO E PRATICA COLLABORATIVA

Andreco, Emptiness. Acrilico su carta, 2018Vuoto separazione e attesa, questo siamo” (I. Calvino), perciò sono importanti le regole, formule che riempiono vuoti quando una prassi non è legge. Nella pratica collaborativa si firma l’accordo di partecipazione, con cui ce se ne dichiara reciprocamente l’utilizzo, l’impegno preliminare a non adire il tribunale, si definiscono i temi che separano, l’oggetto di contesa, le linee guida su toni civili e rispetto, lo scambio e la riservatezza delle informazioni, il termine della negoziazione che è attesa dei tempi emotivi delle parti, il divieto ai professionisti di assistere il cliente in giudizio se l’accordo fallisce. That magic emptiness.

In foto Andreco, Emptiness. Acrilico su carta, 2018. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

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THE COLLABORATIVE BIG PCTURE

Manuel Pablo Pace, Take on me. Olio su lino, 300x160 cm, 2019. The Bank Contemporary Art Collection, Bassano del GrappaOgni giorno in Italia viene dipinto un bel quadro: Eccellenti Pittori lo pubblica.” (C. Langone): l’arte vivente ritrae il contemporaneo, dunque anche il diritto, che accompagna ognuno di noi dall’infanzia. Nel Take on me di Pace, sin dal titolo, vedo il manifesto della pratica collaborativa. Ci sono figli, proprietà, benessere, la Weltanshauung che s’intende preservare in una controversia. C’è l’Io mutante: durante il processo si responsabilizza, si fa umano. Lavoro di gruppo, incontri a quattro, clima di fiducia. Il genio della lampada facilita la comunicazione. Pausa solitaria, proiezione di Essere e Tempo che incontra il proprio divenire. Sessioni separate, spazi di serenità. Quello di spalle è l’Io trasfigurato, si guarda indietro, è arrivato sin qui intatto in forza e dignità.

In foto Manuel Pablo PaceTake on me. Olio su lino, 300×160 cm, 2019. The Bank Contemporary Art Collection, Bassano del Grappa. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

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RITRATTO DI UN’IDEA

Lorenzo Puglisi, Ritratto 010316. Olio su tela, 2016

Carissima Olga, ricordi quando noi, amici di Arte Contemporanea Picena, ti chiedemmo una presentazione improvvisata de “Il Divorzio Collaborativo”, appena pubblicata la prima edizione? Tornavamo dalla visita a una collezione e tu, col fascino che ti è proprio, ci raccontasti dell’idea del potere unificante dell’arte, della sua forza comunicativa applicata al tuo lavoro. Adottare un linguaggio visionario, comprensibile attraverso canali emotivi prima che razionali, proprio della pratica artistica, abbatte barriere altrimenti insuperabili. Affidarsi a codici espressivi alternativi modifica rapporti e toni incompresi. Non vediamo l’ora di ammirare la traduzione pratica della tua bellissima intuizione. Grazie (e perdona l’estemporaneità). 03012015, Sabrina Pecci.

In foto Lorenzo Puglisi, Ritratto 010316. Olio su tela, 2016. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

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QUANDO SI MUORE, SI MUORE SOLI

Gabriele Arruzzo, Senza titolo (Stress test). Smalto e acrilico su tela e cornice in legno dipinta, 2014Sorella morte lasciami il tempo/ di terminare il mio testamento/ lasciami il tempo di salutare/ di riverire di ringraziare/ tutti gli artefici del girotondo/ intorno al letto di un moribondo (F. De André). Il testamento a favore dell’amministratore di sostegno e della di lui moglie è stato ritenuto valido da Tribunale di Trieste 6.5.17, nella causa proposta dagli eredi per impugnarlo, perché la testatrice, pur sottoposta a limitazioni per il compimento di alcuni atti straordinari, aveva goduto di un’amministrazione di tipo solo assistenziale e non sostitutivo, non era stata colpita da infermità di mente abituale, era capace di intendere e di volere al momento di redigere le sue ultime volontà.

In foto Gabriele Arruzzo, Senza titolo (Stress test). Smalto e acrilico su tela e cornice in legno dipinta, 2014. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Trib. Trieste 6.5.2017 #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #artecontemporanea #contemporaryart

QUELLO CHE VERAMENTE AMI RIMANE, IL RESTO È SCORIE

Davide Frisoni, Custodia, olio su base acrilico e polvere di quarzo su tela, 2012Ezra Pound e Frisoni per Cassazione civile n. 4843-2019: i presupposti per l’accettazione tacita di eredità sono la consapevolezza, da parte del chiamato, dell’esistenza di una delazione in suo favore, ossia l’elemento intenzionale soggettivo (animus), e il compimento di atti che implicano in modo inequivoco la volontà di accettare, tali che solo chi si trovi nella qualità di erede avrebbe il diritto di compiere, ossia l’elemento oggettivo. La Suprema Corte, nell’elencare le forme con le quali si esprime l’accettazione tacita, esclude espressamente le ipotesi in cui il chiamato all’eredità si limiti a meri adempimenti fiscali come la registrazione del testamento e la sua trascrizione.

In foto Davide Frisoni, Custodia, olio su base acrilico e polvere di quarzo su tela, 2012. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Cass. civ.-sez. II 19.2.2019 n. 4843 #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #artecontemporanea #contemporaryart

AMA, HO DETTO AMA

Paolo Fiorentino, P1. Grafite, acrilico e foglia d'argento su tela, 2013Il verbo amare non sopporta l’imperativo, dice Pennac (pure leggere o sognare, prova a costringermi): va a spiegarlo alla moderna diade genitoriale dalle cui liti scellerate scaturisce il DDL Pillon. Cassazione 31902-2018 infatti conferma l’affidamento della bambina ai Servizi sociali per l’incapacità decisionale dei genitori nelle scelte, persino su istruzione e salute. La bigenitorialità garantisce la presenza nella vita dei figli, non comporta l’applicazione matematica in termini di parità di tempi di frequentazione bensì armonia con le esigenze della prole. Come il teorema di Talete e la pittura di Fiorentino, l’amore di un genitore trova proporzioni tra rette parallele e trasversali.

In foto Paolo Fiorentino, P1. Grafite, acrilico e foglia d’argento su tela, 2013. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Cass. civ. ord. 31902.2018 #dirittominorile #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #artecontemporanea #contemporaryart

LA CHIAVE D’ORO (BREVE STORIA DEL COGNOME CHE PREVALE)

108, La chiave. Acrilico e matita su mdf, 2019. Galleria Antonio Colombo, MilanoSe una regola non scritta, nonostante la diatriba su potestà desuete, continua ad attribuire il cognome paterno o il doppio cognome con il materno che segue, questo prevale invece se il padre non riconosce subito il figlio nato fuori dal matrimonio e la dichiarazione di paternità si ottiene per sentenza. Il cognome è bene morale, chiave che apre al mondo: conta l’interesse del minore a essere se stesso. Tribunale di Napoli n. 3583-2017, escluso il pregiudizio (il padre ha buona reputazione e rapporti con la figlia), aggiunge il cognome posticipandolo a quello materno, mentre Cassazione n. 17139-2017 asseconda un dodicenne a non voler aggiungere o sostituire al proprio il cognome del padre, per averne in passato patito l’assenza.

In foto 108, La chiave. Acrilico e matita su mdf, 2019. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Riferimenti: Sentenza Trib. Napoli n. 3583 27.3.2017 e Cass. Civ. 17139-2017 #dirittominorile #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #artecontemporanea #contemporaryart

L’ORIZZONTE E IL FARO

Pietro Capogrosso, Orizzonte. Olio su tela, 2017Da quando lessi nell’Elogio dell’Amore di Alain Badiou che «L’arte è ciò che nell’ordine del pensiero rende completa giustizia all’evento» cercavo di visualizzare il segno, il Symballein che da cui sono avvinta: finalmente di fronte al faro e agli orizzonti che dipinge Capogrosso l’ho trovato. La giustizia è armonia se ci fa luce, superando i dualismi col diritto, la dicotomia dettata dall’urgenza di rispetto della legalità; se, come l’arte e con l’arte, trascende il linguaggio e crea legami, assecondando la tensione al bello, propria dell’orizzonte umano.

In foto Pietro Capogrosso, Orizzonte. Olio su tela, 2017. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

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CONOSCI TE STESSO

Rocco Normanno, Giano bifronte. Olio su tela, 2013«Ciò che ci sta alle spalle e ciò che c’è di fronte, sono poca cosa rispetto a ciò che è dentro di noi» (Ralph Waldo Emerson). Mi raffiguro la bimba cresciuta senza conoscere l’identità del proprio padre biologico, poiché la madre le aveva fatto credere che fosse l’attuale marito, alle prese con il Giano bifronte di Normanno, così vero che per me è dissidio uno e trino: lei che vede un padre, l’altro, lo specchio che le rimanda l’ambiguo. Il tribunale minorile di Caltanissetta, con decreto del 28 Gennaio 2019, riafferma il diritto all’identità personale, quindi a conoscere le origini, da ritenersi a fortiori applicabile ai casi in cui non vi siano stati abbandono o adozione, e dispone un sostegno alla minore affinché costruisca con il padre estromesso un rapporto.

In foto Rocco Normanno, Giano bifronte. Olio su tela, 2013. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.

Riferimenti: Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, decreto 28.1.2019 #giustiziaebellezza #justiceandbeauty #bigpicture #artandlaw #arteediritto #eccellentipittori #dirittovivente #dirittominorile #dirittoalleorigini

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