Nel decidere sul provvedimento di applicazione della custodia cautelare in carcere per i minorenni accusati di tortura nei confronti di Cosimo Stano, affetto da patologia psichica, inoffensivo e incapace di difendersi, la Suprema Corte – nel rigettare l’impugnazione – identifica il delitto di cui all’art. 613 bis codice penale nelle spedizioni punitive dei ragazzi, consapevoli e compiaciuti di renderlo bersaglio d’incursioni notturne, derisioni, aggressioni, violazioni di domicilio, videoregistrazioni, poste in essere con crudeltà, ossia traendo “piacere da azioni dirette a infliggere sofferenza a un essere umano, ad approfittare della fragilità psichica e della precarietà esistenziale, non esitando a infliggergli mortificazione, calpestandone la dignità e dimostrando di avere obliterato nella loro coscienza ogni sentimento di pietà e compassione” (Cassazione penale n. 47079, 8.7.2019).
In foto Andrea Fiorino, Il colpevole sei tu. Acrilico, fusaggine e pastelli su cotone grezzo e asole in metallo, 115×125 cm, 2019. Casa Vuota, Roma. Per gentile concessione di www.eccellentipittori.it – Tutti i diritti riservati.
Cassazione penale n. 47079, 8.7.2019 tratta da http://www.europeanrights.eu/index.php?funzione=S&op=2&id=6890