Ronald D. Ousky era stato uno dei primi avvocati che, negli USA, agli inizi degli anni Novanta, aveva seguito l’intuizione del collega Stuart G. Webb, ideatore del metodo collaborativo. Entrambi avvocati divorzisti, avevano sperimentato per anni gli esiti negativi delle battaglie giudiziarie intrattenute dai propri clienti, la mancanza di dialogo delle coppie in crisi, i sentimenti negativi di paura, rabbia, recriminazione che nessuna sentenza di condanna riusciva a sanare, i danni che tutto questo comportava per i figli. Entrambi avevano vissuto il disappunto di constatare che né astute eccezioni processuali né un’eventuale vittoria in giudizio garantivano ai propri clienti serenità e soddisfazione. Il Diritto Collaborativo è nato così, dall’intuizione di Stu e da uno sparuto gruppo di colleghi che gli diedero fiducia credendo nel metodo, tutti insoddisfatti sino ad allora dei risultati ottenuti con il metodo tradizionale.
Nel 2006 Ron e Stuart scrissero The Collaborative Way to Divorce. The Revolutionary Method That Results in Less Stress, Lower Costs and Happier Kids – Without Going to Court, secondo cui vivere una separazione è come affrontare “un viaggio in terra straniera, un luogo dove non si è mai stati e in cui le abitudini e il linguaggio appaiono completamente sconosciuti. Come in ogni viaggio, è essenziale sapere dove si vuole andare, ancor prima di decidere l’itinerario.”